MASELLI Titina
Roma 1924 - 2005

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galleria d'arte il triangolo
viale alimena 31 d   87100   cosenza

 

Dopo gli studi classici, manifesta la sua vocazione artistica; fin dagli esordi i suoi temi preferiti sono la notte, la città, gli stadi, la concitazione sportiva. Ciò la porta a distinguersi dalla Scuola romana, e dal realismo, così come dall’astrattismo geometrico allora imperante. La prima personale la avrà alla Galleria romana dell’Obelisco; in catalogo viene presentata dallo scrittore Corrado Alvaro. Partecipa quindi alla Biennale di Venezia nel 1950, dove espone Giocatore ferito e nel 1951 presenta quattro opere alla VI Quadriennale romana. Si reca a New York, dove risiede dal 1952 al 1955; qui approfondisce le tematiche sulla città, assorbendo la forte suggestione del luogo. Dal 1955 al 1958 è in Austria, dove elabora un nuovo approccio al colore. Nel 1958 la Galleria La Salita le dedica una mostra; è presentata in catalogo da Cesare Vivaldi. La sua prima grande antologica, con 34 dipinti dal 1946 al 1965, si terrà nel 1965 alla Galleria romana La Nuova Pesa. Il catalogo comprende scritti di D. Morosini, R. Barilli, E. Crispolti. L’anno dopo un’altra antologica viene presentata a Reggio Emilia da M. Sager. Dal 1970 decide di vivere a Parigi, pur ritornando spesso in italia. J. L.Schefer pubblica a Torino nel 1975 la prima monografia di Titina Maselli, che viene presentata a Milano in occasione della mostra personale alla Galleria Il Fante di Spade. Una grande antologica viene allestita nel 1979 al Kunstamt Kreuzberg di Berlino, presentata dai critici J. Dupin e G. Aillaud. Nel 1983 la Galleria Giulia di Roma espone 18 sue grandi tele con presentazione di J.C.Bailly. Nel 1984 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia, invitata da L.Trucchi. Nel 1985 E. Crispolti cura un’antologica alla Pinacoteca di Macerata. Una retrospettiva, poi itinerante in varie città italiane, viene allestita a Lisbona, Fondazione Gulbenkian, nel 1988 e nel 1990 al Castello di Mesola si tiene una importante antologica dell’artista. Fin dagli anni settanta la sua attività pittorica è accompagnata da lavori per il teatro: allestisce scene e costumi per opere di Strawinsky Beckett, Milhaud, Muller, Pirandello.